Sulla rivista Genes & Nutrition è stato recentemente pubblicato uno studio randomizzato che ha coinvolto 149 persone tra i 20 e i 35 anni. L'indagine aveva lo scopo di valutare le opinioni dei partecipanti riguardo ai test di nutrigenetica. I ricercatori hanno suddiviso i partecipanti in due gruppi: al primo gruppo sono stati dati consigli nutrizionali basati su un test del DNA, al secondo gruppo sono stati dati dei consigli generici. Una volta ottenuti i risultati, i partecipanti hanno risposto a un sondaggio volto a determinare il loro grado di soddisfazione a proposito delle raccomandazioni ricevute. Le differenze tra i due gruppi si sono rivelate significative sotto molti aspetti: nel gruppo "nutrigenetico" molte più persone hanno infatti dichiarato di aver capito i consigli nutrizionali (93% contro 78%), molte più persone hanno ritenuto che queste indicazioni sarebbero state utili (88% contro 72%) e moltissimi volevano ricevere maggiori informazioni (95% contro 76%). Solo il 9% dei partecipanti ha dichiarato di sentirsi a disagio nel venire a conoscenza dei propri dati genetici. Lo studio ha dimostrato l'importanza della genetica nell'elaborazione di una dieta, perché le raccomandazioni personalizzate sono ritenute più comprensibili e più utili, e vengono accettate più volentieri dai pazienti. Si sottolinea inoltre il ruolo fondamentale dello specialista, che sia in grado di fornire alla persona le informazioni aggiuntive di cui essa ha bisogno.

Fonte: Genes & Nutrition