Nel mese di marzo la rivista scientifica Cell ha pubblicato uno studio molto particolare. L'articolo descrive l'originale ricerca condotta da Michael Snyder, genetista presso la Stanford University, il quale per un periodo di 14 mesi ha monitorato i propri parametri biologici con un livello di dettaglio mai visto prima. Inizialmente è stata eseguita un'analisi del genoma, che ha permesso di identificare le malattie e i disturbi a cui Snyder era geneticamente predisposto (tra queste il diabete di tipo II). Dopodiché, con cadenza regolare, il ricercatore ha fatto degli esami del sangue, che hanno evidenziato l'andamento nel tempo di tutta una serie di metaboliti, le variazioni nell'espressione dei geni e molto altro ancora. Snyder ha così potuto osservare come il suo corpo si comportasse, a livello molecolare, durante le due infezioni virali che lo hanno colpito nel corso dell'esperimento (una era un semplice raffreddore). Curiosamente, subito dopo la seconda infezione gli esami del sangue hanno rivelato un aumento della glicemia, e a Snyder è stato diagnosticato il diabete di tipo II, a cui era effettivamente predisposto. Il genetista ha così avuto la possibilità di intervenire immediatamente migliorando il suo stile di vita, e i valori sono tornati nella norma.

Fonte: Cell